
Ho appena trascorso un week end a camminare sul promontorio di Porto Venere nel parco Nazionale delle Cinque Terre. Mentre camminavo in questi boschi vista mare la mia mente volava e rifletteva.. Abbiamo incontrato poche persone sui sentieri e nelle cittadine che in primavera vengono prese d’assalto dal turismo di massa. In me è maturata una riflessione: è il momento di pensare ad un nuovo turismo, con tempio più lenti, senza le folle nei luoghi più conosciuti, ma andando alla scoperta delle piccole grandi storie che sono dietro ogni pianta, roccia o rudere nel nostro Paese.
La parola “sostenibile” ormai la conosciamo tutti, spesso viene anche inflazionata. Ma credo che sia fondamentale per comprendere l’equilibrio tra la natura e l’azione dell’uomo, ma non solo. Applicata al turismo evidenzia un nuovo modo di visitare posti, fatto di tempi lenti e riscoperta del territorio, di rispetto dell’ambiente e conoscenza delle tradizioni. Un turismo che non smarca punti su una cartina o che va alla ricerca del luogo visto e pubblicizzato sui social. Ma che ricerca le bellezze naturali e culturali che spesso restano nascoste gli occhi delle folle. Che cerca di capire e comprendere la complessità della natura e le storie dietro ad antiche rovine.
Un turismo per tutto l’anno e soprattutto nei periodi di bassa stagione. Perché non è mai troppo freddo alle nostre latitudini. Perché un cielo nuvoloso non è cattivo tempo. Perché i luoghi non invasi dalle persone sono più belli.
Questo è quello che provo trasmettere e diffondere con la mia attività. Per poter regalare alle persone un nuovo modo di visitare posti, meno da turista e più da viaggiatore. Immergendoci nella natura e nelle storie dei luoghi meno conosciuti ma che hanno davvero tanto da raccontare. E tutto questo insieme alla vostra famiglia!